Warren Buffett, il guru degli investimenti, uno degli uomini più ricchi del pianeta, all’età di 89 anni, è il protagonista di un cartone animato sul web dedicato ai giovani. La serie, intitolata Secret Millionaires Club, offrirà lezioni di finanza e business.
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In questo breve post cerchiamo di capire come promuovere la propria pagina Facebook sul web ed attirare così solo i clienti interessati.
Se si vuol fare marketing sui social network, si deve capire perchè ha successo il marketing sui motori di ricerca. Dai motori di ricerca impariamo che conta la qualità e non la quantità dei visitatori del nostro sito. Spesso sento dire: “ho 10.000 fan e fino ad ora non ho venduto nulla!”. Ma questi 10.000 fan sono frutto di una strategia ragionata o sono stati acquistati con i saldi primaverili su eBay?”. L’integrazione ragionata Facebook/sitoweb è fondamentale. In molti casi il sito web si rivela una strategia di marketing su Facebook. Se il sito è posizionato bene sui motori di ricerca per le parole correlate con la tua attività, vuol dire che intercetti gente interessata ai tuoi prodotti. La gente che va sul tuo sito potrebbe quindi diventare fan della pagina Facebook, innescando un passaparola automatico. In altre parola, alcuni amici potrebbero interessarsi alla pagina e a loro volta connettersi. ![]() Questo libro, Manuale di organizzazione per gente disorganizzata, è sicuramente un testo da consigliare per chi ha poco tempo ed ha tantissime cose da fare durante la giornata. Gli autori spiegano come funziona il cervello (e le sue falle). Raccontano come la realtà di oggi sia spesso un ostacolo nel raggiungimento dell’efficienza. E illustrano come utilizzare la tecnologia e il buon senso per essere più produttivi ed equilibrati. L’autore, Douglas C. Merrill, mescola la spiegazione delle “regole” con il racconto della sua vita privata, non sempre dorata come si potrebbe immaginare vista la sua fulminea carriera all’interno di Big G. Ecco le sue parole: "Organizzati si diventa. E’ importante però che ci rendiamo conto che siamo tutti uno diverso dall’altro. Abbiamo differenti energie, debolezze, stress. In effetti, l’unica cosa che condividiamo è quel kg abbondante di materia collocata tra le orecchie: il nostro cervello. Dal momento che siamo tutti diversi, l’organizzazione deve basarsi su una serie di strumenti personalizzati piuttosto che su un insieme rigido di regole. Essere disorganizzati rende tutto più difficile ed aumenta notevolmente il livello di stress." Vorrei provare a rispondere ad una domanda molto semplice che molti utenti del social network blu non riescono ancora a comprendere: quando bisogna scrivere come pagina e quando come persona?
Sembra banale, ma quando su Facebook rispondi come “persona”, chi legge potrebbe non sapere che chi sta rispondendo è proprio l’amministratore della pagina. Chi scrive come pagina, non deve temere di rendere la conversazione troppo formale. Prima di decidere se scrivere come pagina o persona sulla propria pagina fan è necessario chiedersi:
1955: Rosa Parks. 1963: Martin Luther King. |
Gaetano ZupoScrive appunti di: Archives
January 2017
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